Motivazione personale

La motivazione

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Come restare motivati al lavoro

Passano gli anni ma non le esigenze. Le richieste che ricevo dai miei clienti di coaching e formazione sono le stesse da 20 anni.  

Ecco le 5 richieste che ricevo più spesso da imprenditori e manager: 

  1. Riuscire a gestire le persone del mio team è una sfida quotidiana che mi drena energia e mi priva di motivazione  
  2. Le responsabilità sono una fonte di stress 
  3. La fiducia all’interno del mio team è scarsa. Questo porta a risultati mediocri, nettamente al di sotto delle potenzialità del team e a uno stato di frustrazione condiviso  Le urgenze sono una costante, creano ansia da prestazione e alimentano la demotivazione
  4. I premi ed MBO che offro al mio team non sembrano alimentare la loro motivazione 

Come coach professionista certificato PCC, solo negli ultimi 3 anni, ho ricevuto richieste per interventi di coaching da parte di 117 PMI. L'85% delle richieste riguarda la gestione delle persone del proprio team.  

Questo significa che migliaia di aziende ogni giorno sono in difficoltà nel coordinamento dei propri collaboratori. Collaboratori che, nella maggior parte dei casi, mostrano segni di frustrazione e demotivazione. 

Le cause sono principalmente due. 

1. Viene adottata la tecnica del bastone e della carota con scarsi risultati.  

Il "bastone", inteso come l'utilizzo di un tono autoritario, è poco efficace per aumentare la motivazione delle persone. Esso può funzionare per un breve periodo, ma poi? 
Certo, imporre delle regole è importante per definire dei limiti e un po' di disciplina.  
I bambini, per esempio, hanno bisogno di ricevere ordini affinché in futuro imparino l'autodisciplina e, dunque, la capacità di gestirsi da soli. 
Ma, sebbene sgridare un bambino possa sembrare banale, doverlo fare con un adulto rappresenta un fallimento.  Dunque, se il bastone è un fallimento, perché non usare la carota? La carota, intesa invece come "stimolo", è utilizzata largamente nell’ambito lavorativo. Il suo successo, ovvio, non è assoluto. Funziona in determinate condizioni e con risultati spesso modesti. Questo perché l'impegno delle persone è proporzionalmente collegato agli incentivi SOLO nel primo periodo

2. Il leader non sa come auto-motivarsi e di conseguenza come motivare gli altri. 

La credenza che la motivazione provenga solo dall’esterno è uno dei grandi falsi miti motivazionali. L’essere umano è attivo e curioso, in grado di generare la sua stessa motivazione. Alimentare la propria auto-motivazione è il primo passo da fare per riuscire a motivare anche i propri collaboratori.  

Quando funzionano gli incentivi esterni?  

Nella mia esperienza di Business Coach e trainer nel mondo aziendale ho sperimentato come gli incentivi esterni funzionino solo quando gli obiettivi sono routinari, molto chiari, poco sfidanti e raggiungibili a breve termine. Nel momento in cui, invece, si presenta un obiettivo che richiede un cambiamento, la ricerca continua di soluzioni e i processi sono più faticosi, allora per raggiungerli sarà necessaria l’auto-motivazione.

Guarda la masterclass per lavorare sulla tua motivazione o quella del tuo team e portare a termine progetti o raggiungere gli obiettivi prefissati.

 

 
 
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La motivazione intrinseca ed estrinseca