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L'azienda non è una famiglia - Parola di Francesco Amadori

coaching family business Jan 20, 2022

Patty McCord nel suo libro “Il potere delle persone” scrive:

"Quanti di voi hanno licenziato un famigliare? Nessuno, eppure usate tutti i giorni la parola famiglia per descrivere il vostro ambiente di lavoro." 

L'AD di Amadori: "Francesca licenziata perché da dicembre non lavora, senza spiegazioni" 

 

La verità, dal nostro punto di vista, è che l'azienda non è una famiglia, è, semmai, più simile ad una squadra di calcio, pallacanestro o rugby, scegliete voi.

Se continuate a rivolgevi ai vostri collaboratori come a dei famigliari, questi si comporteranno esattamente come un fratello o una sorella, saranno benevoli quando non devono esserlo e irruenti e vendicativi quando meno ve lo aspettate. Certe dinamiche sono presenti in quasi tutte le famiglie: i vostri "fratelli e sorelle" si prenderanno un caffè insieme al distributore automatico lamentandosi del genitore autoritario alias lupo cattivo camuffato da cappuccetto rosso.

Ogni squadra è performante quando ogni componente del suo team conosce queste 5 regole:

1. ognuno conosce l'obiettivo del team ossia vincere (aumentare il fatturato, la redditività o uno degli altri 3 indicatori dello stato di salute di un’azienda);

2. ognuno conosce il proprio obiettivo, sa di poterlo raggiungere mettendo in campo le proprie potenzialità; 

3. ognuno conosce l’obiettivo di ogni altro compagno di squadra e lo supporta nel raggiungerlo

4. ognuno conosce punti forti e punti deboli propri e dei propri compagni e da il massimo per sopperire alle lacune mettendo in campo le proprie potenzialità.

5. ognuno conosce e rispetta le regole del team pena l’esclusione dal team.

Ecco perchè, per quanto sappiamo tramite i media, del caso Amadori, riteniamo che la decisione sia stata motivata e ponderata anche per salvaguardare le regole dell'organizzazione. 

Tu cosa ne pensi?