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gestione del tempo corso

Il mattino NON ha l'oro in bocca

business coaching motivation prime time timemanagement Jan 09, 2023

Sono ormai 7 anni che mi sveglio quasi tutte le notti puntualmente tra le 03:42 e le 03:57 del mattino. Non serve che guardi l’ora (per scelta personale, tra l’altro, non ho orologi in camera da letto né tantomeno il telefono cellulare). So bene che ore sino, il mio corpo lo sa e il mio cervello anche. Mi sento attiva, presente e concentrata.

Quando iniziai a svegliarmi così presto il mio medico di base mi disse che, probabilmente, si trattava di ansia; del resto gli raccontai che una volta sveglia la mia mente girovaga allaricerca di una qualche incombenza lavorativa da portare avanti o da concludere. Con tutta la lucidità del caso mi alzavo e mi mettevo a segnare sulla mia agenda cartacea tutti gli appunti e una serie piuttosto lunga di intuizioni. Alcuni dei miei percorsi di formazione hanno piantato il loro primo semino tra le 03:42 e le 03:57 del mattino. Scoprii in progress che il mio non era affatto uno stato di ansia e non necessitavo di gocce per sedarmi: dormo già troppo di mio, a detta di amici e famigliari.

Nulla accade per caso e di lì a poco, un bel giorno, ricevetti una mail in casella spam da parte di Brian Tracy, autore di molti libri sulla crescita personale e, in particolare, sul time management. Decisi di aprire quella mail e fu per me un’altra epifania: non soffrivo affatto di ansia, in quella fascia oraria io mi trovavo in uno dei miei prime time.

I nostri momenti di prime time o, come mi piace ridefinirli nella nostra lingua madre, “picchi energetici” sono quegli slot nel corso delle 24 ore in cui, in base al tuo orologio corporeo, sei al massimo della concentrazione, ti senti attivo, attento e produttivo.

E se ti dicessi che il tuo picco non dev’essere per forza al mattino? Pensa a me, tutt’ora ho un prime time anche notturno che so sfruttare al meglio, a volte mi alzo e produco, altre riesco a riaddormentarmi in 5 minuti (ho imparato a farlo quando correvo gare di ultra trail running). Il prime time notturno, per fortuna, non è l’unico momento di massima attivazione delle mie potenzialità: tutti noi, tu compreso, abbiamo vari momenti nel corso della giornata in cui ci sentiamo al massimo delle nostre capacità, riusciamo a restare concentrati e focalizzati più a lungo e le nostre performance migliorano. 

Uno studio pubblicato dall’IZA11 ha dimostrato che la produttività varia molto in base all’età, alle abitudini sociali e all’orologio biologico.

E, ancora una volta, è stato confermato che il mattino non ha l’oro in bocca e che molte persone, come la sottoscritta, sono particolarmente attive tra le 11:00 e le 15:00 o tra le 17:00 e le 19:00; altre ancora raggiungono una creatività folle in tarda serata oppure la notte (non solo gli artisti) e così via.

Quali sono i tuoi momenti di picco energetico?

Una volta che hai identificato i tuoi prime time, facendo una riflessione su un arco temporale di almeno una settimana, allora e solo allora puoi passare alla gestione delle attività inserendo nei tuoi picchi energetici le attività più difficili per te, quelle che tendi a posticipare, quelle che non ti piacciono, quelle che richiedono la tua massima creatività o abilità di problem solving.

In tutto questo, non dimenticare mai che non sei solo e non puoi prescindere dal contesto intorno a te: colleghi, clienti, famigliari, amici hanno dei loro prime time che potrebbero non coincidere con i tuoi. Nel mondo del business vi è, quasi ovunque, la consuetudine di organizzare riunioni dopo la pausa pranzo tra le 14:00 e le 16:00, proprio nel momento della digestione (se si è pranzato) o degli attacchi di fame, se si pratica il digiuno intermittente. Sono certa che tu conosca già le conseguenze dello stato ipoglicemico postprandiale. Allora la tattica di portare a pranzo un cliente straniero ammazzandolo di tagliatelle all’amatriciana o pizza capricciosa può funzionare. In effetti, dipende dal risultato che vuoi raggiungere.

Se vuoi rafforzare il tuo mindset allora io ti consiglio di:

 

  • Analizzare i tuoi picchi energetici e quelli dei tuoi colleghi o collaboratori (ho creato un esercizio apposito per farlo in modalità team building);
  • Collocare nei prime time le attività più rognose, quelle che posticipi da tempo e che richiedono il meglio di te;
  • Riposare proprio nel momento in cui non hai tempo per farlo.

 

Fammi sapere come va. Se l'argomento ti appassiona ti invito a seguirmi sul mio account Instagram dove parlo spesso di picchi energetici e di come sfruttarli al meglio.

Lucilla

P.s. Questo articolo è estratto dal libro "Prima viene il mindset. Il metodo K.A.R.M.A. per vincere ogni sfida". Lo trovi in amazon qui.